recensioni dischi
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ALP TRIO  "Controra"
   (2023 )

Luglio, ore 14, seduti su una panchina a Favignana. Caldo. Bisogna riposare, e digerire la caponata e l'arrosto. Scatta l'ora del silenzio, detta anche controra. L'ALP Trio, il cui nome deriva dai cognomi dei tre musicisti (Fabio Anile, Salvo Lazzara, Luca PietroPaoli), dedicano l'album “Controra” (uscito per la label Filibusta Records) a questa fascia oraria, e all'abbiocco post pranzo. Quale musica più adatta, se non una commistione di ambient, elettronica e jazz?

Scorrendo le tracce, si sentono le esperienze di progressive rock di Lazzara, ma anche di musica per installazioni audiovisuali di Anile. Delicate sequenze elettroniche percussive, fondali di suoni celestiali, una tromba gentile con sordina, un basso accarezzato e chitarre flemmatiche: tutto è volto a titillare il corpo, disteso all'ombra di un pino, tenendo le mani incrociate sul petto e il sombrero abbassato. E la musica è, come recita il comunicato stampa, ''il risultato di un intenso e meticoloso lavoro di sottrazione, di ricerca dell’essenza, della misura e del ritmo necessario''.

La siesta inizia alle 14, e i titoli dei brani scandiscono i minuti: “[14-00 PM]”, “[14-05]”, “[14-11]”,”[14-14]” e così via. Da notare che la durata dei brani corrisponde ai titoli e all'ora reale, se facessimo partire l'album alle 14 precise. Da provare! (Gilberto Ongaro)