recensioni dischi
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PAOLO CATTANEO  "L'equilibrio non basta"
   (2007 )

Dischi come questo fanno sperare. Prima stupiscono, poi ammaliano, poi fanno sperare. Paolo Cattaneo ha prodotto un lavoro non facile, diciamolo subito: ma, come la maggior parte delle cose non facili, quando ci si lascia penetrare, quando al primo ascolto ne segue un secondo, ed un terzo, dopo non se ne può più fare a meno. Cattaneo non arriva dal nulla: il suo esordio è datato addirittura 1995, e portava il nome "L’anima del cipresso". Rieditato nel 1997, e distribuito in allegato alla rivista 'Essere New Age', arriva alla tiratura record di 35.000 copie. Logico che ad un simile passo non possa che seguire un lungo concepimento, una lunga preparazione, che sfocia prima nel "Nero e.p." del 2004 e poi in questo nuovo CD, che esce per l'etichetta di Omar Pedrini "OmarGru". Dietro al lavoro di Paolo Cattaneo c'è un grande dispendio di forze, non solo dell'autore ma anche e soprattutto di un vero e proprio team, team (tra l'altro) di notevole spessore: il compositore Mauro Montalbetti e lo scrittore Giovanni Peli hanno di recente vinto il Primo Premio al "Fux" di Graz, il più importante concorso europeo per il teatro musicale, con l'Opera da camera "Lies & Sorrow", che verrà allestita nella stagione dello Sterische Erbst Festival 2007. Giovanni Peli collabora come paroliere di Paolo Cattaneo fin dal 2004, mentre Mauro Montalbetti si è occupato di alcuni particolari interventi nelle ultimissime produzioni, scrivendo parti di archi, clarinetto e fagotto. Entrambi sono ovviamente presenti in questo disco "L'equilibrio non basta". E non basta nemmeno l'ausilio di tali collaboratori: Cattaneo, ricordiamolo, è diplomato in contrabbasso al Conservatorio di Castelfranco Veneto, e non bastasse in armonia e basso elettrico al C.P.M. di Milano. E' quindi padrone, totalmente, della propria musica e della propria arte. Sta a voi, ora, decidere se vorrete far parte anche voi del viaggio o meno. Per quanto mi riguarda, ve lo consiglio: a patto che non vogliate roba facile e scontata, sulla quale passare mezz'ora e basta, a patto che il vostro motto non sia e non sia mai stato "una botta e via". Astenersi perditempo, please. (Andrea Rossi)