recensioni dischi
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ALIX  "Last dreamer"
   (2023 )

Gli ALiX sono una formazione bolognese nata nel 1997. Dopo i due dischi pubblicati a fine millennio, la produzione inedita della band è diventata più rarefatta, con due album e un EP nei primi otto anni del decennio successivo.

Dopo un lungo silenzio, il quartetto è ripartito con il primo album dal 2008, pubblicato alla fine di novembre del 2022 e intitolato “Last Dreamer”, con dobro e tamburello ad aggiungersi alla sezione ritmica tradizionale, in trentaquattro minuti sospesi tra blues e rock e bagnati da una buona dose di educatissima psichedelia.

Senza disdegnare ruvidezze garage e venature stoner, comunque più sottili che in passato, gli ALiX rientrano agilmente nella propria comfort zone, segnata dai disegni e dalle muscolari distorsioni chitarristiche, da linee di basso piuttosto spesse e da una batteria trainante, a cullare il timbro caldo di Alice Albertazzi.

Se “Anymore” apre su trame robuste e traiettorie familiari, dai minuti successivi si ha la sensazione di un certo desiderio di viaggiare spediti per dimostrare di essere ancora in piena forma: l’imprevedibilità di “Ride Your Light”, il blues acidissimo di “Empty Space”, l’autorevolezza di “Crash” e l’ultima, esplosiva, “Why Don’t You” sono i passaggi migliori di un disco che appare a fuoco per tutta la sua durata e non conosce particolari momenti di affanno.

È un bel ritorno quello degli ALiX, con la stessa grinta e la stessa ispirazione del periodo precedente alla loro scomparsa dai radar della musica italiana. (Piergiuseppe Lippolis)