LUCIA FILACI "A tu per tu"
(2022 )
Lucia Filaci, brava e talentuosa cantante jazz, coglie in pieno nel segno con questo suo nuovo album, dal titolo "A tu per tu", che propone anche una visione più direttamente introspettiva dell'artista: travolgente davvero.
Composto da dieci tracce, questo nuovo lavoro si avvale di un ensemble strumentale di eccezionale livello, che vede Andrea Beneventano al pianoforte, Dario Rosciglione al contrabbasso e Gegè Munari alla batteria. ''In My Swing Mood'', il brano che apre il disco, si basa su di un frizzante ritmo che incalza la mente in un crescendo vorticoso di rime scandite da basso e rullante di batteria.
Voglia di energia fatta di armonia e voce che anela alla libertà: niente la può fermare. Un inizio subito forte, trascinante, nel vezzoso shooby do, suadente nel sax che neanche si muove di un solo accordo a diminuire la sua proverbiale ironia. "Io la sento sempre nella mente quella voglia di cantare, di ballare e improvvisare". Quando il ritmo entra forte nelle vene, nulla ti può trattenere. Brano al sapore di libertà di espressione ed il risultato è molto positivo, anzi "positivissimo": vuoi anche per la presenza del sax alto di Vittorio Cuculo, timbrica impareggiabile imbevuta di una inventiva unica.
''Noi siamo il jazz'', sontuosa la ouverture di pianoforte che precede la voce modulata, carezzevole, di Lucia Filaci. Una invocazione all'amore fatta di momenti indimenticabilii vissuti a Parigi, "un ricordo, le persone, noi due stretti, che emozione". Amarsi in una canzone e ricordare in un brano che profuma di sguardi: corre veloce il pianoforte che raggiunge una dimensione metafisica, i cui punti cardinali sono quelli dell'armonia. Una interpretazione di sopraffina suggestione dall'effetto assicurato.
Ecco poi i due brani più vicini alle colorazioni latin jazz tipicamente brasiliane e parenti strette dell'afro cuban espresse da Friariello Swing, ''Sembra un samba'' ed ''Estate sei mia'': un passaggio, lo ha definito la cantante romana, "dalla canzone lirica a quella jazz, accettando che entrambe le componenti possano vivere senza alcun contrasto, anzi, compendiandosi in maniera ideale, l'una al fianco dell'altra".
Il linguaggio chiaro ed efficace della musica affiora in tutti e dieci i motivi di questo album, accettando la convivenza della vocalità lirica dentro il jazz e dando vita ad un impasto splendido di melodia, ritmo e stile. Da ascoltare con profondità più e più volte al giorno: è una buona ricetta per essere belli dentro. (Leo Cotugno)