recensioni dischi
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SPILL  "Mycelium"
   (2022 )

Magda Mayas è una pianista, clarinettista e organista di stanza a Berlino. Con il concittadino Tony Buck, batterista, percussionista, chitarrista e suonatore di waterphone e monochord, hanno formato gli Spill, un progetto che quest’anno festeggia il ventesimo anniversario della sua fondazione.

Da poco, il duo ha pubblicato per Corvo Records il quinto album intitolato “Mycelium”, promosso attraverso una serie di concerti in Germania. Il disco comprende quattro pezzi imperniati intorno ai concetti di spazio, lentezza e riverbero, ottenuti tramite i dialoghi tra percussioni e diversi tipi di tastiere, con un linguaggio armonico e melodico.

Aprono gli oltre venti minuti di “Aerate”, dall’incedere sospeso e cadenzato, che consentono di apprezzare la ricchezza di soluzioni e sfumature di un sound profondo ed evocativo. C’è una più marcata vocazione sperimentale in “Pure”, dove rintocchi leggeri e luminosi sono cullati dal suono grave prodotto dalle corde di chitarra, mentre “Patina” insegue soluzioni più educate e melodiche, prima di incupirsi leggermente in una seconda metà di brano più articolata.

“Residue” sceglie una costruzione più semplice e lineare, con un’atmosfera quasi cinematografica e un dialogo che si fa intenso pur nella sua essenzialità. Mayas e Buck tornano con un lavoro che certifica, ancora una volta, il loro affiatamento: pur essendo un lavoro ostico in alcuni passaggi, occorre più di un ascolto per apprezzare bene sfumature che producono sensazioni complessivamente positive. (Piergiuseppe Lippolis)