recensioni dischi
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MATTEO MARCHESE  "Dot"
   (2022 )

Matteo Marchese al suo esordio discografico ci propone un album di nove brani interamente scritti, prodotti ed arrangiati da lui. Si percepisce l'urgenza comunicativa del nostro artista, batterista, produttore ed arrangiatore, che vanta notevoli collaborazioni nel recente passato (Mario Biondi e Lee Konitz fra gli altri) e che qui condivide la sua passione con numerosi amici musicisti che hanno partecipato dando il loro contributo in ogni brano del disco che intende ricalcare, nel suo insieme, una sorta di percorso esplorativo negli spazi musicali.

Eterogeneo è l'aggettivo che mi sovviene dopo averlo ascoltato la prima volta... beh... generi diversi nel solco di un funk mischiato con elementi world, rap e qualche sprazzo orientale... strumentisti diversi... diverse voci cantate in lingue differenti con la presenza costante di Marchese alla batteria ma anche basso, synth e voce in alcune tracce.

Riascoltandolo ne apprezzo le ritmiche, la presenza di curati arrangiamenti con strumenti acustici e rarefatte sonorità elettroniche, diciamo che ha un sound che "scivola" bene verso l'ascoltatore... accanto ad episodi un poco sottotono ed un pizzico di maniera (''Africa tornerò'', ''United we stand'') ne trovo altri molto più fruibili (''Spanish fly'', ''Soul please'' con quel ficcante assolo di trombone). Quella che io trovo però una vera chicca di valore è la traccia n°7 ''Daily'', col suo incedere funky e con cori dal sapore soul sostenuti da un mood arabeggiante.

Questa combinazione sonora mi ricorda i Talking Heads, e quando noto la presenza di Aldo Betto alla chitarra ne rimango essenzialmente convinto. Buon inizio che promette bene per il futuro... Voto 7. (Roberto Celi)