recensioni dischi
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MADNESS AT HOME  "Shoelace"
   (2022 )

I Madness at Home sono una band nata a Roma nell’estate del 2019. Formato da tre musicisti con un background artistico piuttosto diverso, il gruppo ha scelto di interpretare un sound che pesca dal post-hardcore e dal noise anni Novanta e che cerca di accogliere elementi dagli sviluppi più moderni del genere.

Dopo il debutto breve del 2020 e la pausa forzata durante la pandemia, la band è ripartita all’alba di quest’anno per registrare il primo lavoro sulla lunga distanza, pubblicato poi a metà ottobre. Il disco si intitola “Shoelace” e si presenta crudo e diretto, con un’attitudine che richiama il punk e il grunge in nove brani muscolari, che intendono far male più che ricercare soluzioni particolarmente melodiche.

Ma se “Blue Dye Suicide” in apertura suona cupo e garage, una tensione elettrica esplode già nell’ottima “Waste”. Non è, tuttavia, un incessante assalto frontale: “Bench”, per esempio, sceglie soluzioni più ragionate nella sua lunga coda, ma lo fa anche “Grillo” in una traiettoria decisamente più breve. “Pater, Mater” è la sfuriata finale, con un hardcore devastante e denso di rabbia, che sembra voler approdare quasi in lande metal.

Ci sono diversi spunti interessanti in “Shoelace”: la band sembra, in senso figurato, aver covato un sentimento di collera e averlo espresso senza alcuna urgenza di autocontrollo in nove brani solidi e dritti, che si propongono di arrivare facilmente ai fedelissimi del genere. E lo faranno. (Piergiuseppe Lippolis)