GABRIELE MITELLI, JOHN EDWARDS & MARK SANDERS "Three tsuru origami"
(2022 )
Ha scelto un ensemble formato da due artisti internazionali, il bassista John Edwards ed il batterista Mark Sanders, per dare vita ad un album che, partendo dal jazz, si spinge a formare un costante avanzamento verso sonorità molto più dinamiche, ed a tratti anche velate da un tocco di surrealismo.
Il nuovo album di Gabriele Mitelli, ''Three Tsuru Origami'', muove da una base di sperimentazione pressoché continua: sia Edwards che Sanders lo sono stati e continuano ad esserlo, così come testimoniano le loro esperienze al fianco di Ethan Parker, Roscoe Mitchell o Sunny Murray. Il sax soprano si distingue in interpretazioni sopraffine come in ''Karma'' o in ''The Eagle and the Hawk'', il brano che più si distingue tra le nove tracce che compongono il lavoro.
Dentro avvertiamo subito il bisogno di fare scaturire quel suono elegante, avvolgente, a tratti però anche aggressivo e con bordature di viva fantasia, che con garbo ci fa vedere quanto grande sia l'universo di questo artista. Il basso che insegue il ritmare della batteria di Mark in ''Fly away (to Pierre Combini)'' o anche nel motivo che dona il titolo all'intero disco, sono un piccolo concerto di incredibili mutazioni, forme che in musica si cambiano e si modificano, persino il silenzio e la quiete lirica incantata di un'ora, quella che domina in ''The Indian Geese and Himalaya''.
È questo un album che vale un attivissimo pensiero verso le creature del mondo, gli uccelli e le loro incredibili migrazioni alla volta delle mete più sconfinate: anche la musica - come nella splendida ''Go Godwit Go'' - si dedica alla natura, ed alle sollecitazioni che solo l'arte sa esprimere in opere altamente ispirate e che sono la sua linfa vitale.
È allo stesso tempo, una musica calda, che ama molto gli incanti e non teme di sconfinare verso forme libere e creative. Cercando di arrivare a sensibilizzare, e conquistare, quante più orecchie possibili. (Leo Cotugno)
