SPHERES "Helios"
(2022 )
La nuova fatica discografica degli Spheres si chiama “Helios”, come il nome antico del Sole. La band prog metal francese ci porta uno stile consolidato e riconoscibile, per i fan degli Opeth, Tool, Gojira, Devin Townsend eccetera.
Aspettatevi quello che ci si aspetta dal genere: potenza, doppio pedale, fasi al cardiopalma, con tastiere assieme alle chitarre, e testi narrativi e drammatici. E brani lunghi come “Pandemia”, dalle strofe folli: “We're all gonna die / The dolphins says bye bye / They thank us for the toxic water / And we’re fighting... / For the toilet paper / And we spend our time on Tinder / We’re all gonna die / Let’s start a cult to commit suicide / We’re all gonna die / Not from viruses / But from crises behind / Or global warming / Let’s have an orgy with pangolin”. Ehm!
Ci sono anche spunti squisitamente politici, come in “SCS”: “This world has become a fascist nightmare”. Doppio ehm! L'ansia continua in “Running man”, tra colpevolizzazione della povertà, controllo mediatico dalla TV, e un Führer che fa capolino, all'interno di una distopia totalitaria. Triplo ehm!
Il concept è quindi abbastanza intuibile. Ma il disco è ben prodotto, e si lascia ascoltare nel suo story-telling, tra cori, voci teatrali, e momenti di trapanante palm muting. Diciamo che se sei un neofita del genere, puoi restare scioccato (e spero positivamente). Ma per gli insider, queste distopie su tempi dispari, sono cosa di tutti i giorni! (Gilberto Ongaro)