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PINK FLOYD  "Animals 2018 Remix"
   (2022 )

Precisazione doverosa all'inizio dello sproloquio. Spoilero subito: questa non è una recensione elogiativa. Ma nemmeno una stroncatura. Le cose facilone e tirate via, pescando nel bigoncio delle banalità da quattro soldi, le trovate altrove, non su Music Map e men che meno nei miei pezzi.

Precisazione ultradoverosa numero due. A pieno titolo posso considerarmi floydiano dall'adolescenza. Ascoltai "Animals" per la prima volta nel '78 grazie a mio cugino che me lo fece scoprire sul giravinili nella sua cameretta, solo per questo Dio dovrebbe averlo in gloria. Da allora cani, pecore e maiali orwelliani fanno parte anche della mia cameretta mentale.

Nel 2000, quando potevo permettermelo, ho preso un volo Alitalia solo per andare al Madison Square Garden della grande mela dove suonava Roger Waters (tour poi immortalato nel dvd e sacd "In the flesh"), per poi scoprire l'anno dopo, e ci andai, che suonava a Milano con lo stesso set per il lancio della raccolta "The flickering flame". L'ho rivisto nel 2011 per il tour di ''The Wall'', e nel 2006 ho applaudito (nonostante la stecca iniziale! voluta o no?) Gilmour con Wright agli Arcimboldi per il tour di "On an island". Ho "Wish You Were Here" in versione Sacd, dove suona in modo adeguato al lignaggio, altro che cd o vinile. Avevo la versione Original Master Recordin di ''Dark side'', ma poi scioccamente l'ho ceduta.

Non sono un feticista delle collezioni però. I Floyd ci hanno abituati a progressive ristampe e remastering negli anni, comprese le versioni "immersive" che hanno appagato i fan già peraltro paghi dei tanti bootleg circolati negli anni. Chissà cosa hanno nei cassetti tra audio e video di archivio, e chissà mai cosa riserva il futuro. Intanto il loro catalogo vale 500 milioni di dollari, e ancora questi vecchietti superstiti sono lì che litigano sul da farsi, cederlo a questa o a quell'altra major?

Ora esce a 4 anni di distanza il remix di "Animals", attesissimo, lo trovate analizzato (recensione di parte come è ovvio) su Pinkfloyditalia.it. Non entro nel merito della qualità del disco del '77 più di tanto, tanto do' per scontato (e se siete di parer contrario è affar vostro) che sia uno dei dischi epocali della decade e della floydiana discografia, concordo con quanto dice sul suo canale YouTube il tonmeister o arbiter sonoro patron dell'etichetta Velut Luna Marco Lincetto: è l'album apice del percorso dei Floyd iniziato dopo la defenestrazione di Barrett, prima che Waters prendesse del tutto il comando (alcuni dicono: sbroccasse di brutto) e poi adisse le vie legali contro gli altri tre che poi partorirono un'altra fase, decisamente meno interessante.

Peraltro ''Animals'' è la porta di accesso a ''The Wall'', per il furore su società e politica che sprigiona, per il pessimismo, così attuale anche oggi, che conserva. Tanto è vero che proprio nel tour di ''Animals'' Waters partorì, grazie a uno sputo su un fan, l'idea del muro per separare band e pubblico.

Bando però agli aneddoti, la mia opinione è questa: il meister del mixer Guthrie ha fatto senz'altro un lavoro certosino, e non era semplice partendo da un casino di nastri analogici, i suoni sono più definiti e le parti in gioco sono più equilibrate, certi passaggi suonano certo meglio di prima, e ce credo, a quasi 50 anni di distanza la tecnologia permette questo e altro. Appunto, altro. Che non c'è e a parer mio è un peccato. Perché, infatti, non osare l'inosato, come tentò mi pare Gabriel anni fa in un cd-rom?

Che il pubblico faccia da sé. Date al pubblico le 24 (o 32?) tracce in cui avete inciso nei nuovissimi studi Britannia Row il vostro decimo album partorito in piena era punk ispirandosi a Orwell, le ripulite per benino in formato Dsd o Dxd, magari le vendete anche a prezzo popolare in mp3 per accontentare chi si accontenta di cuffiette e telefonini (tanto qualsiasi musiche facciate ve le pirateranno su torrent dopo un nanosecondo), e inventate una App per permettere a ognuno di farsi il proprio remix personale, magari dando una volta più evidenza al basso, una volta alla chitarra, una volta alla batteria eccetera.

Fine del pezzo, ve l'avevo detto che non era una stroncatura ma solo una considerazione da fan attempato. L'anno prossimo scoccheranno i 50 di ''Dark Side'' e i 40 di ''The final cut'', se volete segnarvelo. Chissà cosa inventeranno per spremere le finanze dei fan. (Lorenzo Morandotti)