recensioni dischi
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ALEX ZETHSON  "Residy"
   (2022 )

Alex Zethson è un compositore e pianista svedese classe 1988. Molto attivo come solista e come collaboratore di diversi artisti e formazioni più o meno noti, ha formato l’Alex Zethson Ensemble con cui ha debuttato al tramonto del 2021.

Quest’anno, invece, Alex Zethson è tornato con un lavoro solista intitolato “Residy” (uscito per Thanatosis Produktion/Superpang), e suddiviso in due parti che riprende le Variazioni Goldberg, un’opera per clavicembalo composta da Johann Sebastian Bach fra il 1741 e il 1745.

Zethson l’ha descritto come una variazione di una variazione, e ha raccontato di averlo realizzato scegliendo accordi basati sulle note di alcune parti delle Variazioni Goldberg, conservandone però ordine e struttura.

Le note e gli intervalli di quegli accordi, poi, sono stati filtrati attraverso sintetizzatori, pianoforte ed e-bow, costruendo percorsi lunghi: supera i venti minuti la prima parte di “Residy”, costruita su suoni lineari e atmosfere liturgiche, su stratificazioni educate e incastri sonori decisamente ragionati.

Il senso di essenzialità permane durante la seconda parte, ma durante i quasi quindici minuti di musica la sensazione è che ci sia uno spazio leggermente maggiore per strutture melodiche che, quindi, incrementano la fruibilità.

Quello di Alex Zethson è un esperimento coraggioso e destinato a una nicchia, ma per chiunque abbia familiarità con la musica sperimentale e con la produzione di Bach “Residy” è un lavoro imperdibile. (Piergiuseppe Lippolis)