recensioni dischi
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GINTAS K  "Mountains, runlets, caves & cascades"
   (2022 )

Questo "Mountains, runlets, caves & cascades" č un progetto molto coerente ed in linea con i precedenti lavori dell'autore, l'artista lituano Gintas Kraptavicious (alias Gintas K), significativamente attivo da oltre venticinque anni nel campo della sperimentazione elettronica ed elettroacustica; ha composto peraltro anche musiche per film e curato installazioni sonore.

Va subito detto che quello del nostro artista del suono č un certosino ed approfondito lavoro di ricerca, certamente di nicchia, che trova collocazione nel novero "ambient" della "hard digital music" che estremizza l'esplorazione dei suoni elettroacustici, la sintesi granulare e tutto ciņ che puņ essere ricavato dai computer.

Le sei componenti della tracklist non hanno titolo se non semplicemente il rispettivo numero progressivo, eccetto l'episodio n.6 "Eastern bells" che si sviluppa nel suono di familiari campane in differenti timbriche. In generale, procedendo nell'ascolto, si viene avvolti subito in un flusso di effetti e suoni che ci portano in un percorso fra montagne, ruscelli, caverne e cascate... ora il tutto č straordinariamente straniante, ma prestando maggiormente attenzione al linguaggio dell'artista si puņ apprezzare la struttura a tratti minimalista delle tracce e la raffinatissima costruzione degli effetti... le gocce che cadono... il rumore di foglie nel sottobosco... l'eco di un suono in una caverna... l'originale astrattezza di un ambiente ideale...

Dal punto di vista della sperimentazione il lavoro convince e non poco, come perņ, d'altro canto, č poco fruibile se non considerandolo un pervasivo suono d'ambiente... In effetti circa quarantacinque minuti di "play" continuato possono anche risultare indigesti.

Prodotto di nicchia estrema ma che, nel suo genere, č ad alto livello. Voto 8. (Roberto Celi)