KL4NG "Live à Venise"
(2022 )
Il Live à Venise dei Kl4ng, la collaborazione tra lo strarburghese Accroche Note Ensemble del soprano François Kubler e del clarinetto di Armand Angster, il musicista e DJ Yérri-Gaspar Hummer e il DJ Pablo Valentino, è uno splendido biglietto da visita del progetto, basato su improvvisazioni e botte e risposte dinamiche e contrastanti che hanno nel free jazz e nella musica elettronica più ritmata e levigata i loro punti di riferimento.
La sperimentazione dell’avventura Kl4ng è frutto evidente e inevitabile degli approcci sonori di coloro che di questo viaggio fanno parte: un duo con formazione classica che abbraccia l’avanguardia jazz senza dimenticare la tradizione, un musicista e DJ che pone nel ritmo e nel pulsare i suoi principali elementi e un DJ interessato a intrecciare tessuti elettroacustici e atonali. Tutto questo porta l’universo Kl4ng, nato nel 2015 a livelli di originalità e di coraggio notevolissimi.
Live à Venise, uscito per Studiolabut Records, è un’opera ambiziosa e avvincente. Racchiusa tra una intro e una outro programmatiche e sintetiche, l’ora abbondante del progetto è un susseguirsi di vibrazioni e di note, piogge acide di ritmi contrastanti e dinamici e apparizioni improvvise e indemoniate. Le spinte del clarinetto e l’elettronica pungente di synth e drum machine si calpestano tra loro con fare curioso e tragico, la spinta delle percussioni avvolge tutto in una capsula oscillante che sembra muoversi nei punti più oscuri di galassie sconosciute. Alle visioni quasi divertite di “Lesspool” risponde il folle volo di “Firmin”, dove voci ipnotiche sembrano condurre per mano strumenti e ritmo in un inferno di passioni. La dimensione totalizzante e grandiosa dell’idea di musica dei Kl4ng è particolarmente evidente in episodi come “Ribouldingue” e in passaggi atemporali e fantascientifici come “Carlos”. Anche un pezzo come “Le Fou Saxophonisant”, quasi monumentale nel suo erigersi, è un altro perfetto esempio di come intendono muoversi nel loro mondo i Kl4ng.
Quello che Live à Venise ci dice di questa straordinaria e oscura avventura è che free jazz, elettronica e avanguardia possono in qualche modo confrontarsi e dialogare senza mai dimenticare che alle loro spalle c’è una tradizione che non va mai negata ma, semmai, ascoltata, al più fagocitata, al massimo superata e combattuta, ma è da essa che si parte per creare un nuovo corso. Così fanno i Kl4ng, consci del loro talento e della loro formazione.
(Samuele Conficoni)