FOLKATOMIK "Polaris"
(2022 )
I Folkatomik sono una band torinese nata nel 2019 che affonda le proprie radici all’interno del mondo della musica tradizionale, in particolar modo quella del sud Italia, ma non solo.
I Folkatomik hanno debuttato poco più di un mese fa con “Polaris”, un disco che prende il nome dal brano inedito che inaugura un lavoro in cui strumenti tradizionali e acustici incontrano l’elettronica, legando due linguaggi musicali distanti fra loro al fine di crearne uno del tutto nuovo.
La titletrack, musicalmente, abbraccia modernità e tradizione: indossiamo i panni di un naufrago alla deriva che rivolge una preghiera a una stella, affinché gli sia rivelata la rotta per tornare a casa. Un attimo dopo si corre verso la Puglia, con “Quant’ave”, pizzica della terra d’Otranto che qui è proposta con indovinate sfumature latineggianti e trame elettroniche.
La Puglia “torna” in “Pizzica di Torchiarolo” e “Pizzica di San Vito”, omaggio a San Vito dei Normanni e alla sua tradizione mandolinistica. Ma il Meridione d’Italia è, in generale, molto rappresentato: “Tirullallero” è una delle più celebri tarantelle cosentine, qui ricamata dal bouzouki greco, ma anche “Tira la pinna”, rivisitata in forma di tango nuevo, tiene l’ascoltatore coi piedi saldi in Calabria. La campana “Tamurriata”, invece, è offerta in forma elettronica, con un effetto vagamente psichedelico, mentre “Lu trainu”, il canto dei carrettieri siciliani, completa l’opera incorporando sfumature balkan.
L’esperimento dei Folkatomik è perfettamente riuscito: riassumere la tradizione con un lavoro fresco, che diventa molto moderno grazie a sapienti intuizioni in grado di sposarsi perfettamente con una corposa strumentazione dal Sud Italia e dal mondo. (Piergiuseppe Lippolis)