recensioni dischi
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ANTIHERO  "Melodia plebea"
   (2022 )

Un bel disco dai suoni struggenti, questo mi viene in mente se penso a ''Melodia plebea'' di Antihero, al secolo Marco Calderano, noto ai più per far parte della band Elle (che sta per ritornare con un nuovo disco).

Suoni interessanti e riferimenti dotti li abbiamo subito in quello che considererei l’intro dell’album, ''Carry on/Carillon'', la comunicazione base-razzo che parte sulla coda mi ha subito incuriosito e spinto a scoprire altri dettagli sonori dell’album.

''Twentyeight'', per esempio, può avere un sonoro riferimento a ''Gli Intoccabili'' di Brian De Palma con Sean Connery e Kevin Costner, o alle colonne sonore dei polizieschi anni '70-'80, non le strade di San Francisco, ma le fumose vie di una qualche città USA, dimenticata da Dio ma non dagli scrittori di libri gialli.

La capacità di cambiamento dei singoli brani è tale che si viene ogni volta proiettati in atmosfere sempre diverse, e non parlo delle singole tracce, ma anche dell’evoluzione di ogni singolo brano. Bravo!

L’eleganza di ''Waterfall'' vi conquisterà, il suono struggente delle corde fa da sottofondo (spariscono dal minuto e 50 circa ma lasciano un vivo ricordo) al delicato cantato di Danilo Giannini, quasi sussurrato.

Altra affascinate voce è quella di Francesco Sacchini in ''Love_hope'', mentre è rimarchevole il lavoro di Ambra Chiara Michelangeli e della sua viola. Le due tracce finali ''Spring No More R.'' e ''Coda'' le troverete forse un po' dissonanti rispetto al resto del disco, ma completano comunque un album da tenere nella propria collezione e riascoltare spesso. (Marco Camozzi)