recensioni dischi
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THE GROGGY DOGS  "Still groggin'"
   (2022 )

''Still Grogging'' vale, nella traduzione letterale, "ancora storditi". Ecco l'album della band iberica The Groggy Dogs che pesca a piene mani nel più genuino e travolgente Irish Folk per dare vita ad un disco in cui si fondono armonicamente cascate di entusiasmo, sangue, vita, voglie ed istinto.

Un disco che non esitiamo a definire biochimico, ed il perché è presto spiegato: la musica folk è stata classificata antistress dal valore potentissimo, e accarezzare la stessa durante situazioni di tensione abbassa sensibilmente i livelli di ansia. Ascoltare a volume sostenuto ''To sea once more'', trionfale esordio di fisarmoniche ed archi in cui bastano gli sguardi carpibili da cinque minuti di irresistibile anelito. Ed ecco che le immagini sorridenti cancellano i bronci e le tristezze.

Il folk irlandese si sposa a vene più votate al pop nella successiva ''Old Maui'', che detiene solo l'apparenza di ballad marinaresca; seconda parte di brano che va a trascinare per gradi, cantandoci il malcelato desiderio di ritorno alla normalità, stelle filanti in musica, e la band che si trasforma in un minicast di attori impazienti di gridare a tutti che siamo tornati a vivere.

''Leave her Johnny'' richiama le atmosfere delle Terre Alte, una corrispondenza tra ciò che è accaduto e ciò che succederà, una certezza: ora è tempo di fare festa, dimenticare e voltare pagina. Basta buio, che sia luce nei giorni dell'oggi e del domani, magari è ancor meglio se possiamo farci guidare da una contagiosa speranza, quella di essere più vivi che mai. (Leo Cotugno)