recensioni dischi
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JANA IRMERT  "What happens at night"
   (2022 )

Jana Irmert è una sound artist e compositrice di stanza a Berlino. Nel corso della sua attività, l’artista ha esplorato diverse forme sonore e artistiche: performance live, composizioni audiovisive, progetti in collaborazione con filmmakers, ballerini, artisti visuali.

Da pochissimo, Jana Irmert è tornata con “What Happens at Night” (uscito per Fabrique Records), un lavoro di quattro brani per una durata complessiva di poco inferiore alla mezz’ora che si interroga sulla temporalità e l’impermanenza dell’essere umano.

Il disco, infatti, ruota intorno alla domanda sul futuro dell’umanità e su ciò che resterà di essa, cercando conforto nell’idea stessa di essere particelle di un sistema troppo grande e complesso per poter essere pienamente decifrato.

Per realizzare “What Happens at Night”, Jana Irmert ha utilizzato rocce laviche, rompendole e strofinandole, ha poi finemente lavorato suoni e field recordings fin quando i suoni non hanno restituito sensazioni simili a quelle date dalle stesse rocce che stava osservando: un lavoro che scandaglia il tema dell’istante e dell’eternità, con sonorità rarefatte ed eteree ascrivibili alla voce ambient. Più limpidi e stratificati nei primi due brani, “Particles” e “Ashes”, decisamente meno lineari e più ruvidi in “Dust Is the Rust of Time” e “Stratum”, nonostante uno sviluppo finale sfumato e morbido.

“What Happens at Night” è un concept album ambizioso e ispirato, che potrà agilmente conquistare i fedeli della musica ambient. (Piergiuseppe Lippolis)