recensioni dischi
   torna all'elenco


ROSSANA CASALE, GRAZIA DI MICHELE & MARIELLA NAVA  "Trialogo"
   (2022 )

Tre grandi interpreti, tre grandi amiche, che in un disco dalla sopraffina portata si omaggiano a vicenda. ''Trialogo'' è innanzitutto un progetto solidale, nato in piena pandemia e portato avanti da Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava con la unica arma a disposizione per potere scavalcare di slancio ogni ostacolo messo davanti dal coronavirus. Un disco che ha dentro la forza del dialogo, la dolcezza risoluta del pensiero al femminile, il carattere: un binario sul quale la comunanza di ideali ha trovato entusiasta ognuna delle cantanti.

Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava si conoscono da una vita, la musica le ha rese autrici di qualcosa che scaturisce dal più profondo del cuore, poesie composte mai distaccandosi l'una dalle altre due: si progetta, si costruisce e si completa tutti assieme. Il disco contiene la prestigiosa firma di uno dei maggiori arrangiatori del mondo, Phil De Laura, che in tre mesi ha cesellato ''Trialogo'' in modo cristallino a New York: lo inaugura Rossana in ''Cantautrice'', raffinatissimo come nello stile che le è congeniale da anni, connubio di terra, rose, tatuaggi e malinconie, parole cercate, inventate e tradite.

"Il mio colore lo so, lo sento, lo dico da quando son nata, lo penso e già e si compone". Tocca alla più calda voce di Grazia Di Michele raccontare l'universo che si ha dentro, l'universo di oro e di argento, il dettaglio che ho di me, ed ogni volta è un racconto diverso da scrivere".

L'amore è una penna che scrive spesso spostando ogni rigido accento. ''Segnali universali'' apre con un coro di invocazione, cosa sono questi? Sintesi di apparenza e coincidenza - esprime Mariella Nava con un robusto supporto chitarristico accanto: questo accende la tematica portante del magnifico disco, quello dell'Amore: senza di lui non si può vivere, punto. Se l'amore c'è tutto è possibile, senza invece si dovranno fare i conti con la portata del dolore, l'Amore ispira, ma tanto ci dona e tanto reclama, ed in nome dell' Amore ci si espone ai rischi legati alla fragilità, al coraggio, alla oscurità. Che cosa è l'Amore non si saprà mai troppo bene, è troppo sottile il confine tra luce e irrazionale. Come recita "Io sono l'Amore", si commettono nel suo nome le azioni più nobili, ma anche quelle più esecrabili, come le violenze in serie o lo scatenare le guerre.

Disco che nasce, ''Trialogo'', dal senso di appartenze ai sentimenti di bellezza del mondo, dalla vittoria della sensibilità sugli istinti irruenti, dal prevalere della armonia della pace sulla oscurità. "Io sono l'amore dentro un tempio abusato da pretese e spiccioli di carità; io sono l'amore, che ha bruciato le ali in un volo verso la libertà".

L'intro jazz di pianoforte e sax è il velo che dischiude "Per fortuna": ''vivi, per poco, ma siamo vivi, per gioco ma siamo vivi: se mi tocchi così, se mi accendi così, su un cristallo di luna". L'intensa voce della Casale apre e chiude il capitolo sulla esistenza: sempre unica se si ama, sempre disperata se non lo si fa. Lo capiamo al volo, e per questo siamo unici. Ma saremo capaci di farlo sempre? (Leo Cotugno)