recensioni dischi
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MAX FERRI TRIO  "Message"
   (2022 )

Chitarre dai suoni (passatemi il termine) “santaniani” in chiave moderna, con l’aggiunta della nostra amata fusion sulle sue corde, un basso che funge da fondamenta per l’intero edificio armonico dei brani ed una super drum che è il motore instancabile di questo trio musicale, che suona insieme (e grazie direte voi) come se fosse un’unica entità, un’unica idea (cosa assolutamente non scontata) che è il vero punto di forza del gruppo; ponendo il loro personale marchio ad un sound molto contaminato ma identificativo, loro sono il Max Ferri Trio.

“Message” è il disco d’esordio del chitarrista Max Ferri, accompagnato da William Nicastro al basso, Nicolò Fragile alla tastiera, Giorgio Di Tullio alla batteria, Marco Scipione al sax e Tullio Ricci al sax tenore per l’etichetta “Ultra Sound Records”.

È un lavoro interamente strumentale composto da 9 brani, ben strutturato e piacevole all’ascolto. Gli arrangiamenti dei brani sono originali e coinvolgenti, da far battere il piede a ritmo per intenderci. Si spazia dal rock al jazz, dalla fusion al prog, rievocando i mitici anni '70, da John Scofield al già citato Carlos Santana.

All’interno troviamo dei brani che già dopo il primo ascolto rimangono in testa, come “Dance of the spirit”, “Mind Trip”, l’open “Crispy Funky” e la mia preferita, “Freud”. Un buon esordio per Max, sicuramente promettente per il futuro, ma che già attualmente può vantare brani molto riusciti che sicuramente non passeranno inosservati al pubblico. (Silvio Mauro)