recensioni dischi
   torna all'elenco


KAJA DRAKSLER  "In otherness oneself"
   (2022 )

Kaja Draksler è una pianista e compositrice slovena.

Da tempo attiva con una proposta molto personale, che incorpora jazz, elementi classici, pulsioni moderne e anche tracce di folk sloveno e balcanico in generale, l’artista è da poco tornata con “In Otherness Oneself”, disco (uscito per Unsounds Records) il cui nome è ispirato da una poesia di Cecil Taylor intitolata “Aquoueh R-Oyo”.

Kaja Draksler ha rincorso un linguaggio diverso e specifico per ciascuna composizione, a partire dalla delicatezza ipnotica di “Away!”, che è anche il brano più lungo del lotto, per arrivare a “Toward”, segnata invece da un minimalismo che sfocia anche nel silenzio.

Nel mezzo, “In Otherness Oneself” regala altri cinque brani che raccontano il talento tecnico e compositivo dell’artista slovena: se “Downward & Inward” sembra procedere a strappi, senza inseguire alcuna sorta di forma regolare, “Prst, Roka, Laket” è l’espressione della vocazione più improvvisativa, mentre i ricami morbidi di “Pika” rappresentano di qualcosa di più classico, ma non per questo banale.

Completano il lotto “Tenis Stolowy”, con il piano ad accompagnare uno spoken word, e le cupe sperimentazioni di “Stratonutki”. Con “In Otherness Oneself”, Kaja Draksler confeziona una sorta di concept album in grado di inserirsi autorevolmente all’interno di una discografia che l’ha già consacrata nel suo campo d’azione. (Piergiuseppe Lippolis)