SLAGR "Linde"
(2022 )
La sempre ottima Hubro Records ci presenta un'altra novità dalla propria scuderia norvegese: “Linde”, album del trio Slagr, composto da Anne Hytta all'Hardanger fiddle, Katrine Schiøtt al violoncello, e Amund Sjølie Sveen al vibrafono e ai bicchieri intonati. “Linde” è un disco concepito (è il caso di dirlo) dalla violoncellista Schiøtt, durante il congedo di maternità. L'ispirazione dunque, trae dall'inizio della vita, dalla riflessione sulla transitorietà dell'esistenza, e porta ad una musica distesa e statica.
Il suono dell'Hardanger fiddle ha un attacco più ruvido del violino normale, e una risonanza maggiore avendo, oltre alle quattro corde normali, altre quattro sottocorde. Questo suono, assieme alla luminosità dei bicchieri e del vibrafono, traghettati entrambi dal tipico timbro “umano” del violoncello, creano un'impalpabile sofficità. Tra le note cullanti di “Etterglød” e il velluto di “Glimmerksyer”, i brani scorrono placidi come ninne nanne, anche se qua e là un gentile tremolio del violoncello cela, sotto la calma apparente, una tiepida agitazione, mantenuta sotto controllo dall'essere adulto. Come la paura che si affianca alla gioia di chi è appena divenuto genitore.
Questo trascorrere soave ma con latente tensione, contrasta con la quotidianità frenetica, ma anche con i cervelli anneriti dalla consapevolezza del caos dell'attualità. “Linde” restituisce alla musica il suo potere magico di essere sorgente, verde radura dove ossigenarsi e trascendere. (Gilberto Ongaro)