SHADOW UNIVERSE "Subtle realms, subtle worlds"
(2022 )
Gli Shadow Universe sono Peter Dimnik e Žan Šebrek, duo sloveno attivo dal 2017 e da pochi giorni tornato con “Subtle Realms, Subtle Worlds”.
Nei suoi quasi quaranta minuti di musica scanditi da sei brani, la nuova fatica discografica degli Shadow Universe si propone di creare atmosfere cinematiche attraverso una sapiente commistione di ambient elettronica, post-rock, post-metal ed elementi neoclassici.
Il disco si muove, quindi, in ambientazioni profonde e dai colori vividi, proponendo percorsi dinamici e imprevedibili, con brani che non si somigliano mai troppo tra loro, ma che conservano coerenza e omogeneità.
Se l’opener “Organism” può ricordare i momenti più muscolari di band di riferimento per il post rock come gli Explosions in the Sky, la successiva “Don’t Look at It and You’ll See It”, con Ana Novak, propone un sound molto più delicato, con cascate di piano a cullare l’incedere mellifluo degli archi e con chitarre e synth a disegnare contorni epici.
“Hymn for the Giants”, invece, alterna passaggi melodici elegantissimi e autentiche deflagrazioni di stampo post-metal, prima della psichedelia di “Losing Home”, con fiati acidi in primo piano. “Antares Goes Supernova” torna a muoversi su riff violenti e su percussioni che squarciano il terreno, mentre “Season of Eternal Maze” rappresenta la tappa finale, un viaggio più interiore, dominato da un piano meditativo e dall’harmonium.
“Subtle Realms, Subtle Worlds” è un lavoro di grande spessore: i due musicisti sono riusciti a legare sapientemente diversi generi, conservando un’attitudine cinematografica, e hanno mostrato capacità tecniche e compositive davvero importanti. (Piergiuseppe Lippolis)