ANTONIO CASTRIGNANO' "Babilonia"
(2022 )
Antonio Castrignanò ci presenta ''Babilonia'', un vero e proprio viaggio musicale che bagna tutte le coste delle variegate culture mediterranee.
L’artista classe '77, generato artisticamente e biologicamente nella bellissima terra del Salento, prende le sue radici, insieme alle proprie contaminazioni, traducendole da sempre in quella lingua universale chiamata musica.
''Babilonia'' è la sua ultima fatica, un percorso lungo 10 tracce e, proprio come scrivevo in apertura, un vero e proprio viaggio.
Attraverso i brani si ha come l’impressione di visitare luoghi evocativi come il sud Italia, l’Africa sub Sahariana, l’India e Turchia, infatti, come dice l’autore, “è un disco di ricchezza babilonese, con dentro tutte le lingue del mondo. Babilonia siamo noi”.
L’opera di Castrignanò viene arricchita da ospiti speciali di varie estrazioni culturali e musicali, come Don Rico (voce storica dei Sub Sound System), Enzo Avitabile, la cantante del Gambia Sona Jobarteh, il musicista e produttore turco Mercan Dede, ed il cantante senegalese Badara Seck.
Queste collaborazioni sposano il messaggio universale di ''Babilonia'' non solo a livello musicale ma anche per quanto riguarda le tematiche sociali/universali toccate in maniera leggera ma mai superficiale.
È davvero un’opera artistica di grande, grandissimo spessore, ma la sua vera ricchezza a mio parere sta nel fatto che è tradizionale e moderna allo stesso tempo. Prende la tradizione, la contamina con altri linguaggi e ne tira fuori una musica straordinariamente fresca e nuova.
Pochi artisti riescono a permettersi il lusso di creare un lavoro qualitativamente alto reinventatosi continuamente. Complimenti ad Antonio Castragnanò, agli ospiti e alla sua/nostra Babilonia. (Silvio Mauro)