SIMPLE LIES "Millennial zombies"
(2022 )
Accidenti che botta alle casse! Ho fatto play senza controllare il livello del volume nel mixer e SBAM! I Simple Lies mi hanno sbattuto a terra!
Che energia, che uso delle chitarre, non prettamente originale (i più addicted avranno riconosciuto qualche suono già sentito, poca cosa per noi abituati al copio e incollo che tanto funziona), nulla di grave, sia chiaro... Una sola caduta tecnica, a mio avviso la prima traccia “The end” ha la registrazione della voce di Alessandro Rubino meno limpida del resto dell’album, magari è un effetto voluto ma visto la buona qualità dell’audio nelle altre tracce la differenza si nota.
Non sono un fan accanito di questo genere di musica, ma non può non incuriosire il modo in cui i ragazzi bolognesi suonano le chitarre in ''567 Hate!'' e il basso in ''Mr.Leg day'' (il passaggio a 2e37 cosa vi ricorda? Fighissimo...).
Non starò a sezionare ogni singola traccia, ma una menzione particolare va al principe dell’oscurità, con chiaro riferimento Ozzyano, a ''567 Hate!'' e ''Millennial Zombie''. Presente la ballad, ''On a stage together'', e tre potenti tracce finali che inchiodano.
Sicuramente un disco interessante, e che grazie al sapiente uso di elettronica e dei classici ferri del mestiere ti prende e ti trascina con sé nel nuovo millennio del metal.
Non li conoscevo, ho letto la bio e ho notato che suonano molto nei paesi dell’est, Ucraina in testa... immagino il dolore di vedere quello che sta accadendo ora in quei posti e la voglia di tornare presto a calcare i palchi per live che aiuteranno a cancellare il buio di questi giorni. (Marco Camozzi)