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BEHIND THE SUN  "The obsidian rogues"
   (2022 )

Drappeggiature prog, suoni evocativi simili a preliminari di riti di memoria druida. Una vena che prelude ad un percorso musicale ed espressivo già di buon livello.

Ecco ''The Obsidian Rogues'', album del duo tedesco Behind the Sun, il cui nome già evoca misteriose eco ancestrali e ritmi delicatamente ossessivi che scavano e penetrano.

Il duo, nato in quella fucina di talenti che è la regione germanica del Baden Wurttemberg, e che già negli anni Ottanta espresse i famosi Twins, in campo dance prog, è formato dal vocalist e bassista Robert Mallett e dal chitarrista Nico Way, coppia che ha saputo subito esprimere un rock psichedelico - già inaugurato dalla prima delle otto tracce, ''A Trance of Orbs'', protagoniste di un viaggio in un mondo senza filo diretto: gli strumenti che lavorano su canoni musicali che ispirano riflessione, ed immaginazione che si trasforma presto in creatività.

In brani come il lungo ''Outside the Mirror'', ''The Morrow'' o ''Red Candle'', si legano tra loro il soft prog ed il dark di natura più intimista, a sua volta introduzione di un progetto musicale che diviene concerto vero e proprio. Un mix in cui spicca la volontà di interpretare il mondo con la sensibilità, la prima caratteristica per la buona riuscita di questo prodotto.

Nella loro musica, i Behind the Sun elaborano un melting pot in cui i due interpreti entrano in un culto sciamanico che si allunga nel blues, la psichedelia ed anche elementi neofolk, svelando il tema con le variazioni che è una delle forme più codificate della tradizione musicale europea.

All'apparenza avrebbe potuto manifestarsi come un disco pretestuoso, invece ''The Obsidian Rogues'' è un lavoro investigativo dal fascino profondo. Da ascoltare con grande attenzione. (Leo Cotugno)