recensioni dischi
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U/NU  "Studio disarmonico di un attimo"
   (2022 )

Io mi fermei già al titolo, ''Studio disarmonico di un attimo''. Bello, efficace e affascinante. Soprattutto rappresenta appieno l'essenza di questo lavoro.

L'etichetta Slowth Records, nata solo nel 2021, sforna un nuovo piccolo gioiello. Un'improvvisazione di circa cinquanta minuti dove i suoni sono rumori e i rumori sono i suoni e io non so più chi sono.

Alcuni frammenti di elementi sonori si ripresentanto, ripetendosi più volte, quasi volessero accompagnarci nell'abisso di questa composizione unitaria e discorsiva. Non vi é né inizio né una fine.

Di questi tempi, mi sembra perfetto non essere troppo presuntuosi. Come un moderno Pitagora, Rosario di Rosa (già il nome vero basterebbe per arricchire la storia o chissà una leggenda futura sull'autore), in arte U/NU, ce lo si immagina come un'ombra a cui non si dovrebbe accedere, mentre mescola le sue improvvisazioni con il beneplacito dei discepoli ascoltatori.

Il velo che divide noi e lui non scenderà mai, ed è giusto che sia così. Unico rammarico non poterlo vedere dal vivo per potere carpire la direzione del suono emanato. Perfetti anche i titoli dei singoli brani, ma rimane un dubbio ora: l'amore ha bisogno di frequenza? (Matteo Preabianca)