recensioni dischi
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FEDERICO FRASSI  "Right time"
   (2022 )

Quando si tratta di pianisti (soprattutto jazz), la prima cosa che desta la mia attenzione è la percezione del "tocco", che è quella particolare attitudine che conferisce originalità allo stile musicale e rende ogni nota suonata nitida, definita e caricata di senso.

Riconosci il musicista/pianista dall'intensità, dal ritmo, dagli accenti, dalla concatenazione armonica... ecco perché ti arriva Chick Corea, Keith Jarreth piuttosto che Ludovico Einaudi o Stefano Bollani...

Bene... Federico Frassi ha il suo "tocco" personale, e presentando questo disco che spazia tra il jazz tradizionale, lo swing ed il bebop, questo si sente.

Esordire con un progetto in veste di leader accompagnato da musicisti di spessore, data la giovane età del pianista toscano, poteva essere un azzardo artistico... Bene, non lo è stato: il talento indiscutibilmente emerge, sia quando il piano è protagonista, sia quando lascia spazio ai fiati (tromba, clarinetto e sax) stendendo un tappeto sonoro di contrappunti armonici e swinganti.

Ascoltare la traccia n.5 ''In your own sweet way'', raffinato standard di Dave Brubeck per rendersene conto... suonato col Fender Rhodes che, come negli altri brani originali e non, a mio parere trasmette più del pianoforte tradizionale il movimento musicale del pianista toscano e rende più moderno il flusso sonoro.

Su tutti un altro brano, originale, ''Funny moments'' (traccia n.1) dove le note pianistiche di Frassi si levano fluide e leggere padroneggiando terzine, sincopi e dissonanze... Interessante sarà ascoltare un disco in duo con un altro strumento solista... per il momento quanto udito è senz'altro ottima musica... Voto 8. (Roberto Celi)