RENATO CARUSO "Grazie Turing"
(2022 )
Il nuovo album di RENATO CARUSO, dal titolo GRAZIE TURING, uscito di recente e distribuito da Believe Digital, conferma la poliedricità e la sensibilità di questo 'chitartista', scrittore e informatico crotonese, che in pochi anni ha accumulato esperienze di una certa rilevanza.
Nel prendere in mano i suoi spartiti e la sua chitarra, difatti elabora i pensieri in musica accingendo in parte alla sua indole artistica, in parte al suo essere scientifico: “Questo album racchiude tutte le sfaccettature della mia anima, i miei studi di informatica, informatica musicale e chitarra classica” racconta Renato.
E in merito a questo non ci sono dubbi quando al termine del videoclip 'La tela di Godel' (singolo estratto dall'album e pubblicato lo scorso 3 dicembre), Renato si riallacci ad una citazione che tende a spiegare chiaramente il concetto: “La musica è il suono della matematica (Lorenz Mizler)”.
Ciononostante non c'è nulla di cervellotico in ciò che compone, anzi il sound, talvolta minimalista, talvolta accompagnato da suoni e sperimentazioni che ben si amalgamano alla sua chitarra, coinvolgono l'ascoltatore con semplicità di ascolto su più livelli di ambientazione musicale.
Con “Aristo Tele” Renato ci riporta ai suoni caldi e malinconici del sud. Nella poesia romantica della “Tela di Godel” si ispira invece alla storia del matematico Godel, che nel 1900 fece crollare tutte le certezze sulla matematica dimostrando con il suo famoso teorema l'incompletezza delle verità indimostrabili, proprio come nella vita (la parola 'tela' indica come nella scoperta di Godel si nascondesse forse il primo computer della storia).
Con “A Ritmo di Algo” l'artista cambia registro accompagnandoci tra ritmi latini e danzerecci, ma spiazza ancor di più con “01010100”, brano di musica concreta che in modo quasi kubrickiano racconta l'evoluzione umana dai primordi alla società digitale.
Col brano “Grazie Turing” Renato rivolge un tenero omaggio ad Alan Turing (1912- 1954), personalità rivoluzionaria e ideatore del primo computer, eroe di guerra processato ingiustamente per la sua omosessualità e pioniere dell'intelligenza artificiale.
Le tracce, una dopo l'altra evolvono tra passato, presente e futuro, “in ordine ricorderanno gli step che ci hanno portato ad avere il computer a casa, partendo dalla filosofia di Aristotele fino ad arrivare a Steve Jobs. Infine un omaggio ad Einstein e alle scoperte del futuro”.
Con “VideoGame”, “Hip Pop(per)”, “HAL 9000”, “Relativity”, “Vinile 1912” e “Saluti Dal Pianeta Terra” l'intero album si conclude diventando un'ottima colonna sonora per accompagnare pensieri e riflessioni su noi stessi e sulla terra a cui apparteniamo. (Alessandro Buono)