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ANDREACARLO  "Alle 4 del mattino"
   (2022 )

Primo lavoro solista di Andreacarlo, dopo la militanza nei Decò ed aver composto musiche per fiere, pubblicità e videogiochi, “Alle 4 del mattino” è un piccolo concept EP autobiografico. Nonostante sia stato concepito durante il lockdown, la musica è luminosa, di un pop d'autore condito con una spruzzata di new wave privata della tipica oscurità, essendo tutte le canzoni in tonalità maggiore. Che cosa può far scattare tanta voglia di vivere, in un periodo di morte e chiusura totale?

La nascita della figlia Stella. Diventare padre in una situazione mondiale del genere, deve avere amplificato le sensazioni di gioia e paura. Lo stile di Andreacarlo, già riscontrabile nella musica dei Decò, mostra qui le tinte più morbide ed accoglienti. La leggera malinconia del brano iniziale “Il mare a Milano” è sostenuta dalle percussioni, mentre Andreacarlo descrive un suo sogno: “Mi prendevo un gelato ma era ghiacciato, guardavo da lontano il mare agitato, così alla fine rimanevo seduto di spalle, come un gorilla abbandonato su Marte (…) mi risvegliavo a Milano con mille gabbiani”.

Il secondo brano “Chiamami col nome che vuoi” continua a raccontare una dimensione onirica, dove il nostro sta camminando in panni di donna, presumibilmente della moglie. Ma l'apice arriva nel terzo brano “Stella”, dove si mescolano sogno e realtà, in apparizioni domestiche che comunicano qualcosa d'importante al protagonista: “Prigioniero del cuscino, alle 4 del mattino, ansia e neanche un po' di vino, il gatto è sopra il comodino e parla (…) Panorami solitari, desolati straordinari (…) tante solide fiammelle, voci salgono alle stelle (…) nel vagito di un neonato l'universo ha sospirato, astronave viaggia nel futuro, vorrei dirti tieni duro”.

“Signora musica” è una dedica all'arte dei suoni, che Andreacarlo impersona in un'entità che lo guida: “Mi sono perso e non so più dove andare per tornarmene a casa, signora musica aspettavo un tuo segno, poi mi hai detto qualcosa, e hai detto segui la stella”. L'EP si chiude con “Il mondo di domani”, che ci descrive camminare “su fili appesi tra grattacieli”. Questa condizione di costante incertezza, in fondo è quella di sempre, solo che la situazione attuale ha reso tutto più evidente. Chissà che questo comporti un aumento di consapevolezza collettiva, perlomeno, nel vedere le proprie priorità. E Stella, se un giorno vorrai leggere queste righe di un recensore, chissà che ti piacciano le belle ninne nanne che tuo papà ha scritto per te! (Gilberto Ongaro)