recensioni dischi
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FRANCO BATTIATO  "Juke box"
   (1978 )

A due step dal cambio di direzione musicale che lo avrebbe fatto diventare quello che sarebbe diventato, "Juke box" fu il settimo album di Battiato, inizialmente ideato per la colonna sonora di un film TV, "Brunelleschi", che poi gli venne rispedita al mittente.

Vabbè, potremmo dire, malgrado il fatto che sulla copertina la dicitura sarebbe rimasta, andando ad ascoltare un lavoro di quelli ostici, fatti di strani vocalizzi, qualche strano testo sparso qua e là, voci soprani, un testo di Fleur Jaeggy messo sulla musica di "Hiver", e la melodia di "Stranizza d'amuri" messa in "Agnus".

Mettiamola così: lungi dall'avere una minima velleità commerciale, ma soggettivamente più fruibile del successivo "L'Egitto prima delle sabbie", "Juke box" è principalmente una specie di divertimento musicale, quasi più attribuibile alla voce soprano Alide Maria Salvetta e al piano di Antonio Ballista che non al Nostro, e che sarebbe rimasta forse invenduta e del tutto dimenticata se non ci fosse stato poi quello che sarebbe stato, nemmeno due anni dopo.

Però, il recensore vi dice: nella sua stranezza, se lo mettete in sottofondo (non dura nemmeno mezzora, poi), potrebbe anche essere gradevole. Provare per credere, diceva Guido Angeli. (Enrico Faggiano)