recensioni dischi
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THREE LOWER COLOURS  "Red (early recordings)"
   (2022 )

I Three Lower Colours sono Marco Tamburini (tromba, filicorno, live electronics), Stefano Onorati (tastiere, live electronics) e Stefano Paolini (batteria, live electronics).

Da poco, è stato pubblicato “Red (Early Recordings)”, una riscoperta da parte di Stefano Onorati di alcune vecchie produzioni della band che, nel 2009, smetteva di essere il trio “di Marco Tamburini” per diventare, a tutti gli effetti, un gruppo paritetico.

Il disco comprende otto brani per quasi un’ora di musica, in cui il jazz comincia a cambiare leggermente forma, fino ad assumere dei caratteri di modernità praticamente mai raggiunti prima e difficilmente riconoscibili in altre band italiane del genere.

Compaiono anche interpretazioni di brani editi da altri artisti, da “Blue in Green” di Miles Davis a “Naima” di John Coltrane, passando per lavori più attuali, come “Knives Out” firmata da Johnny Greenwood e Thom Yorke.

I cinque brani che completano il lotto, invece, sono perfetta rappresentazione di una band in divenire e in crescita, nel quale convergono la ricercatezza e un gusto raffinato propri di tanta produzione nordica, ma anche soluzioni più calde ed evoluzioni ipnotiche che raccontano della grande tecnica dei musicisti coinvolti.

“Red (Early Recordings)” è una pubblicazione graditissima, che permette di riapprezzare la scrittura di una delle formazioni jazz italiane più originali di questo periodo storico. (Piergiuseppe Lippolis)