recensioni dischi
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PREHISTORIC PIGS  "The fourth moon"
   (2022 )

I Prehistoric Pigs arrivano con un nuovo disco pronto a riecheggiare in eterno con il suo sound tracotante, pesante, caldo, devastante.

L'album in questione s’intitola “The Fourth Moon” e non è un disco per chi è debole di stomaco o di timpani. Il sound è ricolmo di riff prepotenti che però non sdegnano, non si fanno odiare, non diventano quasi mai ridondanti.

Una sorta di flusso di coscienza musicale che ti rapisce a suon di martellate e cavalcate metal. Come per ''C35'', che mostra ancora una volta i muscoli della band, troviamo vere e proprie chicche come ''Old Rats'', un piccolo grande brano stoner metal che riesce ad incanalare la potenza e l’energia del disco verso il suo vero e proprio cuore pulsante, rappresentato da “The Fourth Moon” e “Left Arm”, brani con una potenza tale da poter devastare un intero impianto stereo casalingo.

I Prehistoric Pigs si confermano una band con le idee molto chiare e la voglia di dire ancora la propria, anche se il genere sicuramente non vive un ottimo periodo. Una realtà del genere metal da scoprire anche per le nuove generazioni che silenziosamente continuano a nutrirsi di tali elisir di eterna giovinezza quando tutto il resto del mondo va sempre più verso un mondo “digitale” (nel senso brutto del termine) dove nessuno (o quasi) avrà più la voglia di pogare.

“The Fourth Moon” è un album di cui sentivamo il bisogno anche senza saperlo. Lunga vita alle chitarre ed alle spallate nei concerti. Torneremo! (Lorenzo D'Antoni)