recensioni dischi
   torna all'elenco


IN TEMPORE BELLI  "Sinfonias, preludes, fantasias, fugues and capriccio for guitar trio"
   (2021 )

Quand'anche l'ultimo esemplare di sapiens venisse spazzato via dalla Terra e se ne fosse così andata l'ultima traccia di vita cosiddetta intelligente nell'universo - prospettiva possibile anche se ritenuta improbabile statisticamente - l'aver dato vita alla musica di Johann Sebastian Bach eleverebbe questa nostra specie al di là dello spazio e del tempo stessi e le sue note continuerebbero a brillare nel vuoto cosmico, letteralmente di luce propria, eternando così lo spirito in un flusso di note infinito.

Retorica a buon mercato? Letture e riletture delle partiture del genio di Eisenach sono ormai innumerevoli nella discografia. Pensiamo alle "Bachianas Brasileiras" di Heitor Villa Lobos, compositore quasi del tutto autodidatta che innestò la musica del grande compositore nella tradizione melodica e ritmica carioca, e pensiamo alla rilettura bachiana in chiave jazzistica di Jacques Loussier e del suo trio, ma anche per rimanere nello stesso alveo musicale, alle interpretazioni bachiane di Keith Jarrett.

Bach è un personaggio pop: non se ne pasce anche Hannibal Lecter nella sua saga filmica dopo aver perpetrato orrendi delitti? Oppure, per sfiorare almeno l'ambito del disco di cui parliamo ora che rimane nel recinto del più rigoroso e accurato rispetto dell'originale, pensiamo alle letture bachiane della chitarra di Andrés Segovia.

Omaggio devoto e appassionato, frutto di lunghi studi preparatori e preciso come detto sul piano filologico ma con una intrinseca smagliante ed empatica freschezza capace di illuminare a tutto tondo il genio di Bach nel suo excursus storico e biografico, è quello proposto dai bit incisi dal lombardo “In Tempore Belli Guitar Trio” nel recente disco argentato di 12 centimetri di diametro edito su etichetta Davinci.

Da segnalare in particolare i sei pezzi di cui si compone il "Capriccio sopra la lontananza del suo fratello dilettissimo", toccante ascoltarlo ora in tempi di distanziamento sociale. Numero d'ordine del catalogo bachiano BWV 992. Il titolo del disco? "Sinfonias, preludes, fantasias, fugues and capriccio for guitar Trio". Informazioni anche sulla pagina Facebook dell'ensemble.

In Tempore Belli - mai nome fu più azzeccato per esorcizzare intelligentemente questa congerie pandemica ormai biennale, sembra il nome del gruppo che suonava sul Titanic e poco ci manca che tutti affondiamo nella crisi - nasce a Milano nel marzo 2020: la quarantena imposta ai cittadini ha permesso ai suoi giovani e più che promettenti componenti, da diversi anni compagni musicali nelle più svariate formazioni, di ritrovarsi nella medesima abitazione a suonare musiche dell'amato repertorio barocco. In Tempore Belli è formato da Francesco Molmenti, Fabiola Miglietti e Davide Moneta.

L'ensemble offre diciannove interpretazioni incise dal vivo - con buona dinamica e corretta ricostruzione scenica - nella chiesa di San Michele in Cavona a Cuveglio nel Varesotto. Meno di 50 minuti che vi immergeranno tra accordi, arpeggi, scale, fughe e sinfonie nella immensa ricchezza polifonica della tavolozza compositiva bachiana (che si rivela al tempo stesso discepolo e maestro) rappresentata qui con eccellente maestria esecutiva e che vi faranno dimenticare affanni e frustrazioni per farvi capire - e con questo disco può capitare anche al più tetragono avversario della cosiddetta musica colta - che con 7 note grazie al genio di Bach si può innalzare un inno sempiterno alla semplice bellezza di quel dono unico che è la vita. (Lorenzo Morandotti)