recensioni dischi
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PESS  "You can make hamburger yourself"
   (2021 )

I Pess sono il duo formato nel 2019 dai compositori, arrangiatori e songwriters Mitsuomi e Haruka, entrambi di stanza a Tokyo. Da poco, ha visto la luce “You Can Make Hamburger Yourself”, l’opera prima firmata Pess, la cui gestazione è iniziata a settembre del 2019.

Da allora, i due artisti si sono fisicamente incontrati soltanto una volta: un po’ per scelta e un po’, inevitabilmente, a causa della pandemia, il duo ha lavorato in remoto, con le parti vocali registrate a casa di Haruka e la parte musicale, oltre al mixaggio, a casa di Mitsuomi.

Il disco comprende sette brani, per una durata totale di circa ventitré minuti, che abbracciano sonorità indie rock frenetiche e aperte a diverse influenze, ma che mostrano un saldo legame anche con gli ultimi sviluppi del genere nel paese del Sol Levante.

Ad aprire è la titletrack, piuttosto muscolare e diretta, ma attenta a rincorrere ritmiche e melodie a presa rapidissima, seguita da “Dream Spin”, che con il suo vago afflato danzereccio, soprattutto nelle percussioni, traccia un insospettabile legame col madchester.

Torna a spingere parecchio sull’acceleratore “Roller Coaster”, mentre “Hieroglyph” propone effetti elettronici sullo sfondo. “Wind of June” ammicca ancora all’Inghilterra degli anni Novanta, ma con un suono più rarefatto e arricchito dai ricami dei fiati. Nel finale, sorprendono le influenze dub di “Pixel”, prima dell’ultima corsa con “Throw It Away”.

“You Can Make Hamburger Yourself”, per quanto breve, è un bel debutto in termini di idee e autenticità. (Piergiuseppe Lippolis)