recensioni dischi
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MAESTRAL  "Marghesarà"
   (2021 )

I Maestral sono una band veneziana nata dalle ceneri dei Disincanto e composta da Sergio Renier (voce), Walter Lucherini (fisarmonica e bandoneon), Riccardo De Zorzi (chitarre e basso) e Uccio Rizzo (batteria).

Da poco, il quartetto ha pubblicato “Marghesarà”, album in dialetto veneziano il cui titolo rappresenta un gioco di parole, da Marghera a “mar ghe gera”, ovvero “c’era il mare”, ma aggiungendo un “sarà” per declinare al futuro l’idea.

La band sposa un approccio cantautoriale che guarda a una tradizione vagamente anni Settanta, ma accoglie diversi impulsi folk che arricchiscono una proposta in grado di convincere sempre più col passare dei minuti.

A impreziosire un percorso lungo dieci brani e quasi quaranta minuti, ci sono anche le partecipazioni di Gualtiero Bertelli nel brano che dà il nome al disco, e di Sandra Mangini in “De sta cità”.

Il disco è stato anticipato da “Par ti”, morbida e rarefatta, velata di una malinconia comunque dolce come altri brani del lotto, fra cui “Gastu mai pensà”, trascinata da un’ottima fisarmonica. Le stesse suggestioni tornano in “Venexia”, ma la forma di ballata addolcisce ulteriormente il brano.

“Pensiero per Giorgio”, invece, è un breve passaggio che anticipa le carezze strumentali di “Canzone per Giorgio”, su cui “Marghesarà” si spegne definitivamente. I Maestral si lanciano con un prodotto convincente, che testimonia il talento e l’esperienza di musicisti dal background davvero importante, e che sa valorizzare perfettamente il dialetto veneziano in musica, promettendo di raggiungere anche i non autoctoni. (Piergiuseppe Lippolis)