recensioni dischi
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LORENZONI  "Fèlsina ribelle"
   (2021 )

“Fèlsina ribelle” è il nuovo album di Andrea Lorenzoni, il terzo della sua carriera solista, dopo l’esperienza con i Divanofobia.

I pezzi che compongono l’ultima fatica discografica del bolognese sono otto, sono nati in casa durante la pandemia e si esauriscono in poco più di trentacinque minuti.

A livello di scrittura, l’artista descrive i pezzi come una raccolta dei sedimenti di una separazione amorosa e di un conflitto fra sé e i propri sentimenti, mentre sul piano musicale la proposta è quella di un cantautorato dalle forme classicheggianti, ma sempre aperto ad accogliere tracce di pop e di rock qua e là. conservando un certo dinamismo e una discreta imprevedibilità che rende l’ascolto contemporaneamente più semplice e più gradevole.

Allo stesso modo, anche sul piano dei testi, lo sviluppo non è per niente monocorde: si parla anche di lavoro in un pezzo (“Diritto”) ispirato alla Dichiarazione universale dei diritti umani, di salute mentale in “Psiche”, e c’è un omaggio, elegante e nostalgico, alla via “Emilia”. Ci sono molti spunti interessanti e il risultato finale è già positivo, pur in un contesto che rimane tendenzialmente lo-fi, ma la sensazione è che, per un vero salto di qualità, all’artista bolognese serva correre qualche rischio in più. (Piergiuseppe Lippolis)