recensioni dischi
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MANUTSA  "Parru cu tia (La voce delle donne)"
   (2021 )

Mi è capitato spesso, durante il mio viaggio con gli amici di Music Map, di imbattermi in artisti che ho tentato di spiegare addentrandomi in ambiente Combat Folk. Ebbene, mi si rinnova l’occasione anche per questo spiazzante progetto di Manutsa, nome d’arte di Manuela di Salvo, cantautrice siciliana, artisticamente parlando, straordinariamente agguerrita.

Una cantante - autrice dalle idee chiare e dalla personalità artistica (forse anche umana) molto forte, qualità che riesce a comunicare grazie a musiche accattivanti che ben si amalgamano con la fonetica del dialetto siciliano, da lei scelto per gran parte dei brani di questo suo album.

Sto pensando a ‘Vuci’, per esempio, che vagamente rievoca le canzoni più intimiste di Bono Vox. Oppure il reggae di ‘Aria Di Na Jurnata’, ritmo che da sempre è simbolo di un’attitudine combat.

In realtà c’è anche altro in quest’opera, giusto per non incastonarla del tutto in un unico contenitore, perché per le sue caratteristiche, sarebbe in effetti riduttivo. Ci sono delle attitudini o semplicemente delle analogie con una nota conterranea, Carmen Consoli: l’incoraggiamento paterno per esempio, oppure la comune passione per le canzoni della tradizione siciliana, il canto popolare e d’autore che spesso riconduce a Rosa Balistrieri (una grande cantautrice siciliana in attività tra gli anni ’60 e ’80), l’amore per la propria terra.

Ovviamente queste sono tutte contaminazioni che vedono comunque un’artista del nostro tempo confrontare e confrontarsi su temi, strumenti ed arrangiamenti che spesso trovano nell’elettronica la soluzione forse più logica nel tradurre le idee in musica. Ma Manutsa, malgrado la sua formazione che vede anche artisti come Massive Attack (l’elettronica nel brano che titola l’album), ha probabilmente cercato di “spremere” le musiche della sua terra, tramandate o meno, ricavandone un succo unico, un concentrato di storia, bellezza e suggestioni.

Questo ho provato ascoltando ‘Parru Cu Tia’, ovvero una manciata di canzoni che coinvolgono molto emotivamente, legate da un’apparente unica storia, che... “Parra Cu Mia (mi scuso del gioco di parole)” delle donne della sua Sicilia, cercando di svelarle sia nelle qualità ma anche in qualche difetto. Quelli del Tenco dovrebbero tenerne conto. (Mauro Furlan)