recensioni dischi
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ALMEEVA  "To all my friends"
   (2021 )

Almeeva è il moniker di Gregory Hoeppffner, polistrumentista e producer, figura importante dietro un grande numero di progetti e autore di numerose collaborazioni con artisti di fama internazionale come La Jungle.

Dall’incontro col producer Christoffer Berg nasce “To All My Friends”, nuovo breve EP che segue i tre pubblicati tra il 2012 e il 2016 e i singoli nel mezzo e che include cinque brani in grado di raccontare il gusto raffinato di un artista poliedrico e mai banale.

Il brano che inaugura il lavoro è anche quello che dà il titolo al disco: tre minuti dal chiaro gusto eurodance, diretti e senza troppi fronzoli, ma ispirati dalla poesia buddista di Ryuichi Sakamoto.

“Explorer” si addentra in territori house, con un retrogusto ambient nelle fasi più ragionate ed esplosioni danzerecce nei momenti più concitati, omaggiando l’artista Beverly Glenn-Copeland, che dal 2002 si identifica come uomo trans.

“Ever Out Weatherall” è dedicata ad Andrew Weatherall, dj e produttore inglese, autentico monumento per la storia dell’acid house inglese e autore di un numero impressionante di collaborazioni con band di assoluto spessore. Il brano a tratti sembra voler omaggiare le atmosfere di “Screamadelica”, il capolavoro senza tempo dei Primal Scream, a cui Weatherall ha lavorato con la band scozzese.

Il minuto di “Church of Ecstasy” anticipa “Slowly Fading”, con la voce di Diane Pellotieri dei Pencey Sloe, cullata dal beat modulare a cura di Christoffer Berg. Almeeva conferma la sua sensibilità artistica e il suo gusto per la ricerca con il suo nuovo lavoro: pur nella sua brevità, farà certamente felici i fedelissimi dell’house e della dance. (Piergiuseppe Lippolis)