recensioni dischi
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NILS OKLAND  "Glødetrådar"
   (2021 )

I jazzisti norvegesi non deludono mai. Potrei scrivere di loro senza ascoltare nemmeno l'album. Hanno un tocco particolare, a volte al limite della pazzia, che riconoscerei a orecchie chiuse.

Il compositore Nils Økland ci delizia con la sua viola d'amore, non chiedetemi che differenza ci sia con la viola meno amorosa perché non arrivo fino lì...

In questo lavoro, appena uscito per Hubro Records, Nils si basa su un unico stile con melodie semplici. A volte, come nella traccia numero 7, ''Sjanti'', ti fa entrare in uno stato meditativo di serenità, altre volte, come la traccia numero 2, ''Rull'', sembra rock orchestrale distorto al massimo.

La musica è stata composta come un canovaccio dove gli impulsi dei musicisti hanno la meglio, senza sopraffarlo. Un mio personale elogio va a Sigbjørn Apeland, che suona l'organo a pompa quasi seguendo dei frammenti di raga indiani, ai sassofoni di Rolf-Erik Nystrøm, mai fastidiosi e sempre determinati nel farsi sentire e, infine, a Mats Eilertsen al contrabbasso, che sembra faccia il soprammobile ma tesse delle piccole note sui cui si posano tutti gli altri musicisti, dando un senso melodico e lineare alle composizioni di Økland.

Traccia preferita, ''Linja'', la numero 3. (Matteo Preabianca)