recensioni dischi
   torna all'elenco


WOLFMOTHER  "Wolfmother"
   (2005 )

Primo album della formazione australiana composta da 3 elementi: voce-chitarra (Andrew Stockdale), basso-tastiera (Chris Ross) e batteria (Myles Heskett). La formula del "power trio" traduce perfettamente l'energia incredibile che scaturisce da questo disco. La scaletta di 12 canzoni è una di quelle che non ti stancano mai, non c'è un brano che svetti sugli altri ma tutte le canzoni sono ugualmente splendide, anche se sicuramente vi sono brani straordinariamente interessanti come 'Woman' e 'White unicorn'. Il suono che ne esce è un rock puro, deciso, che prende per la sua semplicità e compattezza. Ben pochi gruppi oggigiorno sono capaci di produrre qualcosa di così classico ed innovativo allo stesso tempo, con uno stile che ricorda i più grandi (Led Zeppelin docet) senza essere per niente scontato o già sentito. Anche chi ha avuto la fortuna di recarsi al loro primo concerto in Italia, lo scorso settembre a Milano, non ha potuto non accorgersi delle immense possibilità di questo gruppo: che, se non tradirà le attese, sarà destinato ad entrare nella storia del rock moderno. (Federico Pozzoni)