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BEAT NOIR DELUXE  "Werk zwei"
   (2021 )

La vita, si sa, scorre imperterrita al di sopra del bene e del male. Con la sua doppia faccia da spettatrice e allo stesso tempo manipolatrice del nostro destino, quando 'toglie', ha sempre il suo tornaconto nell'insegnarci una lezione, che ci piaccia o no.

I duri colpi rendono fragili, certo, ma le ferite rimarginate ci rendono ancora più determinati di prima, e Sasha Giacomuzzi (in arte Sascha G.) l'ha scoperto nel 2017 sulla sua pelle a causa di un incidente d'auto che l'ha riportato al suo bisogno primordiale di esprimersi artisticamente nel genere musicale che più gli si addice: synthpop e pattern elettronici dark dalle radici metal, alternative rock, trip hop e dubstep.

Il nuovo album WERK ZWEI del suo progetto BEAT NOIR DELUXE, pubblicato lo scorso luglio per la Echozone, è pieno di rabbia, sensibilità ed inquietudine. Una traccia dopo l'altra, Sasha ripercorre e condivide l'intera gamma di emozioni umane provate negli ultimi anni, senza mai tralasciare la sua anima punk.

E questo mix di maturità, fragilità e protesta si riflette chiaramente nei testi. Già i titoli in sé lo dichiarano apertamente, come ''Compassion'' (un sentimento non per tutti), ''I Cannot Breathe'' e ''Nemesis'' (quest'ultima con il featuring di Lisa Anesi). Una sorta di adattamento elettronico della tipica scrittura cantautorale (attraverso italiano, inglese e tedesco), autentica e senza pretese, in cui piano, strings e synth dal gusto malinconico si amalgamano ad una voce graffiata, sofferente, a tratti elaborata sinteticamente in un mood ricco di verità interiore.

Non mancano interessanti remix e collaborazioni, le alternanze di groove e bassi ritmici tipici dell’elettronica 80s, atmosfere noir, mondi siderali e ipnotici. Insomma, i Beat Noir Deluxe restano fedeli ad un genere che mantiene forte nel tempo la propria identità. E in tempi sempre più fragili, avere un pilastro stabile cui aggrapparsi, non è cosa da poco. (Alessandro Buono)