recensioni dischi
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DEAR  "New roaring twenties / Human decision required"
   (2021 )

DeaR è il moniker di Davide Riccio, cantante, compositore, musicista polistrumentista e scrittore originario di Torino e attivo sin dagli anni Ottanta come solista e come membro dei Bluest, degli Off Beat e degli Individua Vaga.

Da poco, Davide Riccio è tornato con due album, un’opera complessivamente enorme, che comprende trentaquattro brani per circa due ore e quaranta di durata, in netto contrasto con la tendenza imperante in questa fase storica, in cui i dischi hanno un minutaggio decisamente meno impegnato.

Il primo dei due dischi si intitola “New Roaring Twenties”, il secondo “Human Decision Required”, ma la suddivisione non porta in dote un particolare contrasto fra i due. I principali riferimenti artistici e culturali sono in particolare David Bowie, come testimoniato anche dall’esplicito “Duende for David Bowie”, che è tra gli episodi migliori di “New Roaring Twenties”, e Lou Reed, in certi passaggi evocato addirittura dal sempre ottimo cantato di Davide Riccio.

Lo sguardo è però rivolto a una stagione musicale in senso lato, in particolare quella degli anni Settanta e Ottanta: i sintetizzatori e l’elettronica ricreano un certo tipo di atmosfera e lo fanno senza mai rendere il lavoro un’imitazione pedissequa di ciò che fu, anche perché spesso si legano a ricami psichedelici degni del psych rock che, fra gli altri, viveva un periodo particolarmente fortunato proprio in quel momento storico.

Probabilmente non per tutti, poiché obiettivamente impegnativo, il nuovo (doppio) lavoro di Davide Riccio merita tutto il tempo che richiede, non soltanto per i figli di quei decenni e quella musica. (Piergiuseppe Lippolis)