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HOLEBONES  "Loud"
   (2021 )

Il blues in Italia gode ancora di uno zoccolo duro di una fitta schiera di appassionati che lo tiene in vita pressoché eternamente. Nonostante il genere sia visto, talvolta, con certa diffidenza, esso è alimentato da forte passione e amore smisurato, come attesta la band milanese degli Holebones, capitanata da Eggy Vezzano (già al fianco di Renga, Zilli e altri) e Andrea Caggiari, apprezzato bassista, i quali originariamente concepirono il collettivo in trio, ma la simbiosi col batterista Leif Searcy (Carmen Consoli, Malika Ayane) fa sì che la quadra definitiva si consolidi in quattro unità.

Complice il lockdown, in “Loud” il combo alimenta l’intento di rivestire con nuovi abiti sonori 8 classici del blues che hanno, in qualche modo, lasciato un’impronta definitiva. Gli Holebones non sono certo tipi da scimmiottare pedissequamente i brani scelti, ma gli fanno assumere un’identità nuova, fresca, con un restyling centrato e rispettoso, alzando spesso i toni del volume, proprio per ingigantire la loro forza e cercare, cosi, di ricreare un mood vigoroso e magnetico, atto a convincere anche gli ultimi scettici sul genere in questione, oppure semplicemente farli avvicinare col giusto approccio.

Quindi, largo alle riproposte di Lightin’ Hopkins (“Mojo hand”), Skip James (“Hard time killin’ floor”), Vera Hall (“Death have mercy”), Muddy Waters (“Rolling and tumblin’”), B.B. King ed altri maestri che hanno ben ispirato ed insegnato molto al quartetto meneghino, abili nell’innestare quella marcia in più che serviva per risultare, non solo gagliardi e veraci ma, essenzialmente, credibili, anche nell’eccezione di “Black Man” di Stevie Wonder... ma qui c’era in ballo la tematica sentita dell’uguaglianza e dei diritti paritari, indipendentemente dal colore della pelle o da ideologie da rispettare.

“Loud”, come si evince dal titolo, suona “forte”, a tal punto che anche per gli ultimi dubbiosi sarà dura mantenere una posizione equidistante dal blues. Altro che musica del diavolo! Nessuno vi tenterà all’ascolto: vi contagerà d’istinto. (Max Casali)