DAFNE "Mosaico"
(2021 )
Partiti come trio acustico sei anni fa, al collettivo dei Dafne è bastano appena un anno per intuire la direzione definitiva da intraprendere. Infatti, con l'aggiunta di basso e batteria, ora il quintetto di Teano sa volare con ali ben spiegate sulla variabilità progettuale, frutto di un'agognata ricerca sonora che sfila tra pop, rock ed elettronica.
Inoltre, mi piace la loro filosofia di identificarsi (in primis) come totale esperienza e poi come band. Dopo il rilascio di un paio di singoli, arriva l'esordio lungo con "Mosaico"; eloquente titolo di come i 9 brani previsti vanno immaginati come altrettante tessere distinte ma, comunque, concatenate dall'emozione comune.
Certamente, i singoli "Amore in affitto" e "Gli occhi di Elisa" sono stati già due brillanti preludi di vivacità e fragranza ritmica, alimentata tra Indie e refoli di funky, mentre nel paio di "Piombo fuso" e "Marta non lo sa" emerge il cuore sentimental-pop di prima scelta, molto meglio di tanti episodi mielosi già sentiti a iosa da altri.
Gli intrecci vocali di Paola e Valerio funzionano a meraviglia, sotto forma di vera "Canzone". Magari esagero, ma il combo teatino incarna un'eleganza come fossero dei Baustelle in erba e con idee fresche del miglior Underground che mi è passato tra le mani (penso a i Giumara &The Pink Noise, per esempio).
Dopo la suadente "Valzer di un amore", largo al romanticismo jazzy di "Forse essenzialmente tu" (titolo quasi Rinogaetiano). All'arrivo, c'è una sorta di prece apocrifa con "Yara"; forse, il trancio meno a fuoco, però non facciamo l'errore di ricordarci solo dell'ultimo "sbaglio" subìto, come succede tra le persone dimenticando quanto di buono e piacevole ci hanno donato in precedenza.
Ripassate gli altri 8 brani di "Mosaico" che, all'orecchio, rispecchierà un ascolto di godibile efficienza. Non male come opera prima e ciò è giusto che sia chiaro a tutti: Tanto di cappello! Hats off! Chapeau! (Max Casali)