FRANCESCO DEL PRETE "Cor cordis"
(2021 )
“Cor Cordis” è il nuovo album del violinista e compositore salentino Francesco Del Prete. Pubblicato per Dodicilune a maggio, il lavoro comprende nove composizioni originali (dieci nella versione digitale) che intendono andare oltre la superficie delle cose e ricercare ciò che l’occhio non vede. Il titolo, “Cor cordis”, “il cuore del cuore”, è chiaramente evocativo in tal senso.
Sul piano meramente musicale, il violino, a volte acustico e a volte elettrico, è il cuore pulsante di un disco che, comunque, è retto anche dalla voce di Arale (Lara Ingrosso), dal violoncello di Anna Carla Del Prete, dalla batteria di Diego Martino, dal sax soprano di Emanuele Coluccia, dal synth di Filippo Bubbico e dal trombone di Gaetano Carrozzo.
Non solo violino, quindi, nei quaranta minuti abbondanti di “Cor Cordis”, già a partire dai robusti ricami di “Gemini”, che esalta le qualità tecniche di Del Prete, mentre scorre un sottotesto dal sapore jazz moderno. Più cadenzato “Lo gnomo”, con i fiati più presenti, poi “Il teschio e la farfalla” regala qualche sottile traccia di psichedelia.
Leggermente più scarno, ma non meno intenso, è “L’alveare”, prima delle rarefazioni elegantissime di “L’inganno di nemesi”. Lo sguardo è rivolto a est con “Acido balkaniko”, “Specchiarsi” torna a dilatarsi un po’, prima di un finale in cui “L’attrice” si avventura in un’atmosfera cinematografica e “Tempo” avvolge, impreziosito dalla voce e da un sottotesto musicale davvero brillante. “Lacci”, non presente su supporto fisico, ma solo in digitale, guarda ancora a est, stavolta allargando l’orizzonte.
“Cor cordis” conferma le grandi qualità tecniche di Francesco Del Prete, ma mette in luce anche importanti doti compositive e un certo gusto per la ricerca, tenendosi sempre in saldo equilibrio fra tradizione e modernità. (Piergiuseppe Lippolis)