GIUSEPPE CISTOLA "The five elements"
(2021 )
Questo album si apre con un canto misto India del nord e berbero. La voce di Marta Giulioni è perfetta, ma forse troppo pulita per quel genere orientale. Infatti il chitarrista jazz Cistola non ha l'intenzione di proporci una variante jazz dei raga indiani, ma semplicemente ha colto l'ispirazione e intuizione che questo tipo di composizioni orientali o, come le definisce lui stesso, orientaleggianti, possano essere trasportati nell'ambiente confortevole del jazz di matrice, ovviamente, occidentale.
Infatti, se si ascoltano attentamente tutti i brani, la sua chitarra è, senza compromessi, jazz e basta. A tratti c'è un orgoglioso accenno di distorsione tecnica, ma se pensavate di sentire un sitar a mo' di chitarra, vi sbagliate di grosso.
Adoro la batteria di Michele Sperandio che, oltre ad avere un cognome perfetto per un progetto mistico, suona davvero bene, soprattutto nella traccia numero 6, ''Fire''. I 5 elementi sono quelli della cultura e tradizione indiana: l’Etere, l’Aria, il Fuoco, l’Acqua e la Terra. Fondamentali per comprendere la filosofia indiana e anche quella classico cinese.
Purtroppo renderli in musica, soprattutto per un occidentale, è davvero difficile. Non li ritrovo nelle musiche della band di Cistola. Se non ci fosse questo piccolo neo, lo definirei semplicemente un album jazz molto ben suonato. Così, è invece un esperimento riuscito a metà. (Matteo Preabianca)