DANIELA SPALLETTA "Per aspera ad astra"
(2021 )
Bisogno di trovare un rifugio per sé stessi, uno spazio vitale che permetta un confronto tra l’Io e ciò che lo sovrasta, circonda e avvolge come l’aria che si respira. “Per Aspera Ad Astra” è un viaggio esistenziale in chiave jazz che Daniela Spalletta realizza con il candore e la purezza di chi ha trovato la pace e l’equilibrio interiore.
Il concept è un esperienza da vivere e far vivere all’ascoltatore a partire dall’estasi delle prime note introduttive dell’opening track, “Up”, in cui canti di uccelli fanno da sfondo alla delicatezza degli arpeggi di chitarra, alle note degli archi e all’armonia del piano. Visioni angeliche e celestiali attraverso la voce che accarezza l’ascoltatore e fanno puntare lo sguardo su un cielo interiore per volare nell’infinito.
“Heal Me” porta con sé l’inquietudine e la “nevrosi” musicale in un moto dell’animo che spiazza rispetto all’abbraccio in cui si era avvolti in “Up”: una caduta improvvisa segno dell’imprevedibilità esistenziale in cui gioie si alternano ad angosce. “Coiled In A Bondage” e “Samsara” rappresentano l’irrequietezza di un cammino tra salite e discese, in cui il canto cerca di mettere fine all’apparente disaccordo tra piano, chitarra e batteria. Si ritorna a dimensioni ed emozioni più elevate con “The Gift”, mentre in “Power Flow-Er” ci si lascia alle spalle l’inquietudine per affidarsi alla propria forza interiore nell’affrontare le circostanze della vita. La nevrosi musicale del jazz non è più l’angosciosa incertezza ma la sicurezza nelle proprie capacità di affrontare le vicissitudini della quotidianità.
“Flamen” e “Rosa” sono la stasi, quel respiro profondo che si fa per sentirsi in armonia con sé stessi e ciò che trascende la propria esistenza, il raggiungimento di un equilibrio spirituale non facile da conquistare. “Flow” è la liberazione da ogni angoscia e paura: in fondo che cosa sono le paure se non ipotesi su ciò che non è detto che avverrà? Perché dare peso alle paure e trattenerle con sé? Facciamole librare nell’aria senza tenerle come una zavorra nel nostro animo.
“Yasam” è l’immortalità dell’anima, un eterno presente in cui quel passaggio dalla vita corporea a quella eterea non fa paura. “Raimbow Runners” è la gioia di aver raggiunto questa consapevolezza non alla portata di tutti. A chiusura di questo viaggio interiore, la title track rappresenta un ringraziamento alla vita e ai suoi misteri: è grazie alle cadute che si acquista la forza di rialzarsi; è grazie a questa forza che si acquisisce consapevolezza; è grazie alla consapevolezza che si raggiunge la serenità. Daniela Spalletta partendo dal suo vissuto lancia un messaggio con una chiave di lettura universale e lo fa con quel grimaldello che apre le porte del cuore: la musica. (Angelo Torre)