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GINA ÉTE'  "Erased by thought"
   (2021 )

Gina Été fonde esperienze trip hop e viaggi sperimentali a base di synth, tastiere e ritmi ipnotici. Ciò che ne esce è un ottimo disco pop che riesce a incanalare in una direzione piuttosto personale fonti di ispirazione che dagli Anni Novanta conducono a oggi.

In Erased by Thought, il suo album di debutto, Gina Été costruisce un percorso coerente che amplifica e rafforza le variegate e sensuali sfumature pop che aveva presentanto nel suo EP Oak Tree, uscito due anni fa. Nel periodo trascorso da quel progetto a questo ha imparato l’arabo, ha svolto attività di volontariato presso l’sola di Lesbo in Grecia e non ha mai smesso di vivere con passione e trasporto le lotte civili, sociali e politiche che da sempre sostiene. Come rivela subito il brano d’apertura, “Trauma”, un certo influsso mediterraneo in qualche modo – certe sonorità, certi ritmi – si innesta all’interno di una trama ancorata al trip hop e al synth pop, che vengono però manipolati in direzioni imprevedibili e vantaggiose alle idee che Été vuole veicolare. Si pensi alla climax nell’eccezionale “Lach Du Nur” o alla incalzante “Nulle Part”.

Con base a Zurigo ma con un’internazionalità spiccatissima e presente in ogni singola nota della sua opera, Été canta in tedesco, tedesco svizzero, francese e inglese e ha un ampio curriculum di performance sia soliste sia con la band. Con una formazione da violista, suona il pianoforte con un approccio fortemente originale, che unisce più tecniche, tutte attraversate da influenze provenienti a loro volta da generi differenti, e sa “lavorare” magistralmente i suoi synth. Erased by Thought è stato registrato a San Francisco fully analog da John Vanderslice, già con St. Vincent e i Death Cab for Cutie e dipinge una galassia variegata ed esuberante, dove tante tipologie di pop – quello rockettaro e militante di “Troubleshooting”, che ricorda alcuni episodi di Björk, quello quasi minimalista di “All or Nothing”, dove la voce e la strumentazione si fondono in un magma incandescente e coinvolgente, quello crooner à la Lana del Rey in “Tired People” – si mescolano e si accarezzano.

Ciò che risalta da questo progetto ambizioso e di respiro amplissimo è la grande forza compositiva e performativa di Été. La sua voce si integra perfettamente con gli arrangiamenti e crea paesaggi straordinari. All’occorrenza è piena di pathos, scatenata e grintosa, raccolta e addolorata, indemoniata e ribelle. Personale e politico, privato e civile si incontrano. Erased by Thought crea una sintesi perfetta di entrambe le sfere, intriso com’è di speranza e di lotta. (Samuele Conficoni)