recensioni dischi
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DAN POWELL  "Four walks at old chapel"
   (2021 )

Dan Powell è un sound artist originario dell’Essex e di stanza a Brighton. La sua produzione musicale si distingue per il ricorso a una combinazione di field recordings, frammenti elettronici autoprodotti e percussioni e per l’attività nel campo dell’improvvisazione elettroacustica.

A maggio di quest’anno, Dan Powell ha pubblicato un album registrato tra il 2016 e il 2018 alla Old Chapel Farm, nel piccolo villaggio di Tylwch, in Galles. Il concept alla base di “Four Walks at Old Chapel”, uscito per la label portoghese Crónica, è quello di mettere in musica l’esperienza in una fattoria di Tywlch, dove Dan Powell si è recato con sua figlia Bea. Lì, i due hanno raccolto oggetti vari rinvenuti in zona e li hanno radunati in una capanna di paglia situata lungo un corso d’acqua e con essi hanno registrato piccole parti musicali, per produrre una vasta gamma di brani dal sapore molto intimo, aggiungendo registrazioni di campo realizzate sempre nei dintorni, con l’ausilio di un pianoforte.

Nel suo studio di Brighton, quindi, Dan Powell ha lavorato su quei suoni nel tentativo di comunicare quel senso di mistero e di rivelazione sperimentati durante la visita, anche nell’ottica di raccontare la connessione con la terra, la natura in generale e le altre persone incontrate durante la visita. Il prodotto finale restituisce esattamente queste sensazioni, dai suoni naturali di “Walking from the Hut to the Piano” a quelli più lineari e stratificati di “Rumbled at the Gate, Escaping to the Barn”, passando per l’atmosfera a tratti cinematografica di “Emerging from the Valley into a Rainshower” e arrivando alla più breve “The Piano Grits Its Teeth”.

“Four Walks at the Old Chapel” è un esperimento parecchio coraggioso, ma riuscito. Tuttavia, per comprenderlo al meglio, è necessario conoscerne le ragioni e i significati più profondi. (Piergiuseppe Lippolis)