recensioni dischi
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GIOVANNA CARONE  "Dolcissime radici"
   (2021 )

Giovanna Carone è una cantante barese diplomata in pianoforte, in canto e musica vocale da camera. Nell’ultimo scorcio di 2020, l’artista è tornata con “Dolcissime radici”, lavoro che raccoglie undici brani che, oltre a sintetizzare il ricchissimo background artistico e formativo di Giovanna Carone, riescono anche a spaziare attraverso sette secoli di storia della musica e a raccontare la lunga evoluzione della lingua italiana in relazione a musica e poesia.

Coadiuvata da un corposo nucleo di navigati strumentisti, Giovanna Carone si è mossa agilmente fra musica contemporanea e jazz, con ricami che rimandano in maniera limpida alla musica da camera e al Seicento. Ad aprire è l’ottima “O vezzosetta dalla chioma d’oro”, rilettura dell’omonima poesia di Andrea Falconieri, in un’atmosfera tiepida e intima, perfetta introduzione di un lavoro che conosce alcuni dei suoi momenti migliori durante la raffinatissima “Lamento di Apollo” (Francesco Cavalli), in grado di esaltare il timbro caldo ed elegante di Giovanna Carone ed “Ecco la primavera” di Landini, il passaggio più complesso e articolato del lotto sul piano meramente musicale.

Non meno efficaci sono le rivisitazioni di alcuni brani cronologicamente più vicini, su tutti “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno” di Max Gazzè. “Dolcissime radici”, a partire dal titolo, rappresenta un lungo viaggio nella storia e sorprende la grande capacità di Giovanna Carone e dei musicisti che l’hanno accompagnata di realizzare un’opera colta e sicuramente non per tutti, ma in grado di suonare attuale e di conservare, in qualche modo, un senso di leggerezza che ne accentua la fruibilità. (Piergiuseppe Lippolis)